domenica 5 gennaio 2014

L'Arte a Parigi nel XXI secolo

Jules Verne nel 1863 immaginava la Parigi del XX secolo ultratecnologica ma caratterizzata dall’intimo disagio sociale dei suoi abitanti, in particolare del protagonista del suo racconto, il poeta Michel Jérome Dufrénoy che si muove in un mondo in cui l’arte e la cultura sono al margine di una società dominata dal facile profitto economico.

venerdì 3 gennaio 2014

Il verismo introspettivo di Patrizia Croce

E’ un verismo nato dall’introspezione quello che impronta le opere di Patrizia Croce, caratterizzate da una forte componente emozionale che coinvolge il fruitore catturando la sua attenzione.
Utilizzando sapientemente la pittura ad olio, l’artista riesce a dare vita a volti e corpi, ma anche a paesaggi ed oggetti, concentrandosi soprattutto sulla resa della luce che mette in risalto dettagli e particolari.

domenica 6 ottobre 2013

Astratto e Informale



Emozionarsi... con l'arte
Quando un'opera d'arte riesce ad emozionare chi la guarda possiamo dire che l'artista è riuscito a trasmettere la sua sensibilità e il suo messaggio. Zafiroula Antonatou, Ana Maria Cepoi, Mariella Costa, Vittorio D'Ascia, Elena Ducu, Giovanni Mangiacapra, Antonella Mascia, Roberto Scarioni e Sandra Statunato, ognuno con la propria cifra stilistica e personalità, hanno creato opere che ci emozionano e ci avvicinano ai loro mondi, così diversi gli uni dagli altri.

2011:Il ritorno del nucleare

lunedì 18 giugno 2012

Visioni e illusioni ... raccontate sulla tela

 
Scrittura e pittura si fondono nelle opere di Angelo Savarese, napoletano di nascita ma romano d'adozione, autore di racconti di vissuto interiore e di immagini contemporanee.

Liricità e Sacralità

 
Stratificazioni segniche e coloristiche improntano l'arte di Luca Macchi, incentrata sulla sacralità dell'essere e permeata da una luce trascendente che inonda e impreziosisce soggetti e composizioni.

lunedì 7 maggio 2012

Cromia e fantasia


Intense vibrazioni cromatiche e molteplici livelli di significato improntano l'arte di Silvio Vigliaturo, un'arte creata dalla forza del fuoco che plasma la materia dialogando con essa, un'arte molto antica ma estremamente moderna al tempo stesso... l'arte della lavorazione del vetro.

martedì 13 marzo 2012

Francesco Guerrieri. L’arte che si rinnova giorno dopo giorno



C’è sempre una novità, che apre una strada nuova per domani. Francesco è molto esigente e onesto con sé stesso e con il suo lavoro, a me piace così, mi dà serenità e io lo stimo e lo ammiro e mi domando se chi guarda i suoi quadri capisce l’importanza del suo lavoro (...) che deve essere osservato, guardato e vissuto lentamente così dagli occhi ti entra nel cuore e poi nell’anima.” Con queste parole la pittrice Lia Drei (Diari,3 gennaio 2004) descrive Francesco Guerrieri, compagno della sua vita, soffermandosi sul suo impegno artistico che lo ha portato, nel corso della vita, ad andare sempre avanti nella sperimentazione, raggiungendo traguardi importanti.

domenica 24 ottobre 2010

Giovanni Crescimanni. Emozioni e sensazioni del lento fluire del tempo

 

Nelle opere di Giovanni Crescimanni ci si deve immergere completamente, solo così si riesce ad entrare nel lento fluire della sua arte, nella gestualità del movimento che accarezza i nostri sensi.
Astratto e figurativo si alternano nella sua produzione, connotata da una cifra stilistica personale e riconoscibile, che unisce la precisione dell'ingegnere alla libertà espressiva dell'artista, la forza del colore all'evanescenza delle composizioni, un'arte memore anche delle sue origini, siciliane e veneziane.

Istantanee di vita nella disperazione della morte

L'artista ha un animo sensibile per eccellenza e davanti agli accadimenti della vita reagisce rendendoci partecipi delle sue sensazioni. Così nascono opere che ci emozionano e ci trasportano nei luoghi e nei tempi raffigurati.
Federica Malagesi è una pittrice che ha questo dono di farci emozionare davanti alle sue opere, oli su tela dai colori brillanti, vicini all'Iperrealismo.

Visioni interiori intessute di surrealismo onirico

Può l'Arte sublimare la materia, piegarla e trasformarla regalandole una nuova vita? Quando il metallo o la terra o qualsiasi altra materia “artistica” riescono a trasmetterci sensazioni ed emozioni, ecco che è nata un'opera d'arte. Se poi l'artista è in grado di svegliare sentimenti forti o sopiti nel nostro animo e farci entrare all'interno delle sue creazioni, possiamo veramente dire che la materia è ascesa ad uno stato superiore...

Colore trasformato in emozione

Colore ed emozione ... l'arte di Carlo Sismonda si può sintetizzare con queste due parole. Le tonalità calde amate dall'artista, il rosso, il giallo, il verde, il blu, accostate e spesso fuse tra loro creano esse stesse le opere, le fanno vivere, regalandoci emozioni e sensazioni.

L’arte di Lia Drei. Forme geometriche in perenne movimento e in continuo divenire

Nelle opere geometrico – strutturaliste di Lia Drei maggiore è il tempo in cui l’occhio si sofferma sulle forme – colore create dall’artista, più forte diventa la sensazione di movimento ad esse legata. Triangoli, cerchi, quadrati, forme geometriche in continuo divenire: questo è il mondo di Lia. In una sua riflessione si legge che per lei il triangolo rettangolo è simbolo della creazione, il lato destro rappresenta l’uomo, il sinistro la donna e l’ipotenusa è l’amore che li unisce e gli dà vita così come la punta del triangolo è l’utero che fa crescere lo spazio.

Gestualità segnica tra Oriente e Occidente

L’attenzione alle forme e al gesto e una vivacità intellettuale non comune contraddistinguono la vita e l’arte di Giovanni Papi.
Le sue opere, enigmatiche ed eleganti, sono caratterizzate da una particolare cifra stilistica, che fonde la gestualità e la forza dell’Espressionismo Astratto con suggestioni orientali mutuate da frequenti viaggi e soggiorni in Estremo Oriente che nel corso degli anni hanno contribuito a permeare le stesse opere del fascino delle stampe orientali e delle calligrafie, fascino che si coglie nell’evanescenza degli inchiostri stesi su carte particolari, a lungo cercate dall’artista, per poter conferire ai suoi lavori un supporto sicuro su cui mettere in scena la leggerezza e la soavità, ma anche la forza “gestuale” tipica del suo fare artistico.

I “disegni – pittura” di Lina Passalacqua, memorie del tempo e dello spazio contemporaneo

“La pittura ha una vitalità che si rinnova di continuo, che guarda al passato per rispecchiarsi nel futuro”. E così come la pittura di cui parla, anche Lina Passalacqua ha una vitalità esteriore ed interiore che la caratterizza, che la rende entusiasta quando parla della sua vita, dei suoi affetti e dei suoi progetti, passati e futuri.

Percorsi spaziali di luce e colore

Ridefinire lo spazio interagendo con lo stesso attraverso la luce e il colore. Carlo Bernardini e Nelio Sonego agiscono sulla spazialità dei luoghi fondendo la razionalità propria della geometria con la gestualità del fare artistico.

Nino La Barbera. Autoritratto della Natura attraverso l’artista, elaboratore di forme

“Contemplando nella Natura la bellezza, l’armonia e l’inclinazione della materia a divenire organismo in tutte le sue espressioni, si possono intravedere e riconoscere segrete ed incontaminate tracce del divino” (La Barbera).
Il potere più forte della Natura è il suo misterioso senso dell’armonia e questo Nino La Barbera lo sa bene perché tutta la sua ricerca artistica è incentrata sullo studio della necessità della natura di rappresentare sé stessa, attraverso la figura dell’artista, elaboratore di forme, veicolo di trasmissione e di conoscenza.

lunedì 27 settembre 2010

Francesco Guerrieri. L’arte che si rinnova giorno dopo giorno


“C’é sempre una novità, che apre una strada nuova per domani. Francesco è molto esigente e onesto con sé stesso e con il suo lavoro, a me piace così, mi dà serenità e io lo stimo e lo ammiro e mi domando se chi guarda i suoi quadri capisce l’importanza del suo lavoro (...) che deve essere osservato, guardato e vissuto lentamente così dagli occhi ti entra nel cuore e poi nell’anima.” Con queste parole la pittrice Lia Drei descrive Francesco Guerrieri1, compagno della sua vita, soffermandosi sul suo impegno artistico che lo ha portato, nel corso della vita, ad andare sempre avanti nella sperimentazione, raggiungendo traguardi importanti.

Dialogo tra razionalità e casualità


"Dove il mondo cessa di essere il palcoscenico delle nostre speranze e dei nostri desideri per divenire l'oggetto della libera curiosità e della contemplazione, lì iniziano l'arte e la scienza.”, diceva Albert Einstein, “Se cerchiamo di descrivere la nostra esperienza all'interno degli schemi della logica, entriamo nel mondo della scienza; se, invece, le relazioni che intercorrono tra le forme della nostra rappresentazione sfuggono alla comprensione razionale e pur tuttavia manifestano intuitivamente il loro significato, entriamo nel mondo della creazione artistica. Ciò che accomuna i due mondi è l'aspirazione a qualcosa di non arbitrario, di universale." 1

Storia dello Sperimentale p.


Superare l’alienazione e l’incomunicabilità attraverso la percezione visiva: questo l’obiettivo dello Sperimentale p., nato dalla fervente mente di Francesco Guerrieri e Lia Drei.

Lia Drei: pensieri e parole di una vita vissuta nell’arte



“Il 1° dell’anno assomiglia a una tela bianca messa sul cavalletto in attesa di mettersi a dipingere. Chissà che verrebbe fuori se dessi una cinquantina di pennellate, ogni giorno, a quella tela adesso bianca. Quanti cambiamenti e quanti ripensamenti. La vita invece si svolge ad attimi, e una volta che l’attimo è passato non lo si può cambiare più”. (Lia Drei, Diari, 1 gennaio 2004)

Oltre le figure


Cinzia: Nel tuo percorso artistico ti sei confrontata con il mondo degli sciamani (penso alla mostra “Materia e respiro” a Palazzo Barberini del 1999), con l’antico mondo sumerico e con gli antichissimi miti assiro-babilonesi (“Gilgamesh re di Uruk” a Porta San Sebastiano nel 1996 o la personale a Latina “La Terra l’Acqua l’Uomo” del 2002). Hai raccontato poi le gesta e gli amori di eroi e cavalieri…

Energia e materia. Ricerca artistica e speranza nel futuro nelle opere degli artisti contemporanei


La parola Energia ha mille sfaccettature e una mostra sull’Energia si presta a molteplici interpretazioni. Ma quella che si vuole mettere in luce stavolta è l’energia positiva, che aiuta l’uomo nel suo percorso, l’uomo di oggi in balia degli eventi proprio come un naufrago su un’isola deserta che deve servirsi degli elementi naturali per sopravvivere.

Incontrarsi al Vittoriano

La splendida cornice del Complesso del Vittoriano fa da sfondo all’evento espositivo che vede la presenza dell’artista Orazio Cordischi e dei suoi ospiti, tra i quali l’artista Roberta Pugno.
L’arte di Cordischi, dinamica e inquieta, mette in scena un universo in cui l’uomo e la natura, eterni amanti - antagonisti, si incontrano e si scontrano a colpi di colore.

Julianos Kattinis. L’arte che nasce dall’anima

“La pittura è una cosa mentale”. Questa frase di Leonardo da Vinci sintetizza simbolicamente tutta l’opera di Julianos Kattinis, artista greco, italiano d’adozione, da più di quaranta anni residente a Roma, città nella quale è riuscito a trovare l’atmosfera ideale per esprimere la sua arte.
La libertà di pensiero genera la libertà d’espressione. Le stratificazioni culturali dell’artista, che è vissuto in varie parti del mondo, in Europa e in Medio Oriente, a contatto con la storia millenaria delle civiltà del Mediterraneo, affiorano senza sosta nelle sue opere.

Atmosfere fluttuanti e magiche visioni

Atmosfere sognanti e fiabesche, “goticheggianti” e memori dell’arte dei Preraffaelliti, pervadono le opere della giovane artista iugoslava Katarina Alì.
I suoi quadri sono immersi in una dimensione magica, fluttuante e silenziosa, eterea e sensuale.
Piccole luci sfavillanti simili a lucciole accompagnano i personaggi di Katarina, rischiarando loro la via che li porta alla ricerca del proprio destino.

venerdì 3 settembre 2010

La bellezza dell’essenzialità. Viaggio nell’arte di Carmine Cecola


Artista della realtà naturale e dell’emozione, Cecola scolpiva e dipingeva per sé stesso, preferendo l’indagine interiore meditata e lenta alla mondanità e al successo effimero. Di carattere riservato, all’apparenza molto severo, credeva fermamente nel suo lavoro, portando a termine tutto ciò che iniziava. Vissuto in anni che hanno visto moltiplicarsi a dismisura correnti e tendenze artistiche, egli non si è mai legato ad un movimento o ad un gruppo, preferendo lavorare da solo, nella tranquillità del suo studio. Attento conoscitore della storia dell’arte e degli artisti che l’hanno preceduto e a lui contemporanei, Cecola ha tuttavia uno stile personale ben definito, che rende le sue creazioni uniche.

Stefano Savi Scarponi presentato da Cinzia Folcarelli


Stefano Savi Scarponi, artista romano nato nel 1962, “dipinge” ritratti digitali esplorando in modo dettagliato la mappa epidermica dei suoi soggetti per estrapolare porzioni che riproduce sui corpi come pattern – tatuaggi o che invadono lo sfondo mescolandosi a testi e ricordi di proprietà del personaggio ritratto. Questa particolare tecnica d'esecuzione, basata sulla riproducibilità dei dettagli, affonda le sue radici nel percorso formativo dell'artista, che proviene da studi musicali e da un'attività di compositore. Inoltre ha studiato Informatica all'Università ed è venuto a contatto con artisti contemporanei, primi tra tutti Franco Giordano e Francesco Impellizzeri.